Profondo Blu 2003 Benvenuti in un altro mondo
Panoramica: Il mare e il deserto, , distese infinite e silenziose della natura, hanno un effetto straordinario sulla nostra immaginazione perché nascondono piccoli e grandi segreti. Il 70% del globo è coperto e composto da acqua (quasi come il nostro corpo), e un mondo parallelo fatto da grandi predatori, rivela colori, suoni striduli e muti, e lotte per la sopravvivenza.
Commento
Questo documentario girato dalla BBC Natural History Unit, segue le orme di Atlantis di Luc Besson, con sprazzi di violenza e poesia, e qualche piccola noia. L' "Ouverture" iniziale, fonde note e onde, e l'andamento del mare è ora sontuoso, ora calmo, sottolineato dalla sinfonia musicale. L'immensa massa d'acqua si presenta, annunciando il "teatro di vita" che lo anima. Poi i delfini che "cavalcano" come le Valchirie, e ancora le orche che fanno volare le foche in un balletto di morte, fino a giungere al momento più affascinante di questo viaggio "liquido" e blu, gli inferi della fossa delle Marianne, profondità vicino al centro della terra, popolata da pesci "bladerunneriani", che si accendono come lampadine. Qui si è su un altro pianeta. Non è difficile immaginare che questi esseri orrendi e meravigliosi allo stesso tempo, abbiano ispirato mostri cinematografici come l' "Alien" di Giger. Profondo Blu alterna attimi sbalorditivi (chi non si è mai chiesto come diavolo facciano a girare alcune scene dei documentari del National Geographic?) a lentezze e virtuosismi registici, e ha il suo momento più alto nella fusione fra la musica di George Fenton e l'andamento della folla marina. Chiare fresche e dolci acque.